La prossima domenica 1° febbraio verrà celebrata la 37° Giornata per la Vita. Il messaggio della CEI per quest’anno s’intitola “Solidali per la vita” e sollecita “…un rinnovato riconoscimento della persona umana e una cura più adeguata della vita, dal concepimento al suo naturale termine…”.
Atteggiamento oggi definito pro life e che si ritrova, con la medesima certezza e con immutata costanza, negli oltre 300 Centri di Aiuto alla Vita disseminati sul territorio nazionale; come quello che ha sede a Crema, addirittura dal 1979, e che da allora rivolge le proprie attenzioni verso i soggetti più deboli e: “cosa c’è di più debole – afferma Rosa Rita Assandri Vailati, presidente del Cav cremasco – di un bambino non ancora nato? E’ lui che cerchiamo di proteggere con la nostra attività. Lo stesso messaggio della CEI per l’imminente Giornata per la Vita ci invita a farci servitori di ciò che è seminato nella debolezza; ecco, noi proviamo a mettere in pratica questo invito”.
Un invito che viene messo concretamente in pratica con una serie di iniziative che spaziano dal servizio telefonico, attivo 24 ore al giorno, al colloquio diretto con le operatrici; e poi assistenza medico specialistica, assistenza legale quando necessaria e, ovviamente, alimenti, accessori e indumenti per il primo anno di vita del bambino.
“La difesa dei più deboli, dei bambini che non hanno ancora visto la luce, rappresenta il perno attorno a cui ruota tutta l’attività della nostra associazione – afferma Marisa Donatiello, operatrice volontaria del Cav – dall’opera di divulgazione fino agli interventi mirati. Sembrerà strano ma addirittura il primo contatto, in genere telefonico, genera sollievo in chi ci cerca; chi ci chiama spesso ha bisogno di aiuto ma il sapere che c’è con chi parlare, confidarsi, sfogarsi ha un valore fortemente positivo”.
In stretta relazione con il Cav, agisce il Movimento per la Vita che si prefigge il compito di promuovere e di difendere il diritto alla vita e la dignità di ogni uomo, dal concepimento alla morte naturale.
“Le ragioni per difendere la vita sono disparate; possono essere dettate dalla fede, dal senso di umanità o si può propendere per un’analisi scientifica; – commenta a sua volta Faustina Marazzi Mariani, presidente del Movimento cremasco – anche secondo le più moderne acquisizioni scientifiche infatti, la vita di ogni singolo essere umano inizia con il concepimento; e basta che le due cellule germinali, originariamente separate, si uniscano per generare un nuovo e unico essere umano”.
Tutta l’opera che il Centro di Aiuto alla Vita e il Movimento per la Vita portano avanti hanno dei costi a cui si riesce a far fronte grazie ad una serie di donazioni private e pubbliche ma anche con alcune iniziative che coinvolgono il tessuto sociale del territorio.
Ormai da qualche anno durante la mattinata della Giornata per la Vita, in questa edizione il 1° febbraio, si organizza la “Primula per la Vita” davanti ad alcune parrocchie cremasche. Infatti, davanti alla Cattedrale, a Santa Maria della Croce, San Benedetto, San Carlo, Sabbioni e a Madignano sarà possibile avere un vasetto di primule in cambio di un’offerta.
Contributi concreti ma anche spirituali: sempre domenica 1° febbraio, alle 18, in Cattedrale si tiene la Messa per la Vita.